sabato 5 gennaio 2013

Posto di blocco.


Foto by Flickr
«Scenda dalla macchina, dobbiamo perquisire il veicolo.»
«Subito agente, faccia con comodo.»

Non è che ci tenessi troppo a far vedere l’interno della mia macchina, non la pulisco da anni, non solo per la polvere, fazzoletti usati, buste di plastica, bottigliette di acqua, giornali ingialliti, cicche di sigarette, peli pubici, insomma è come rovistare nella propria spazzatura, una specie di  intromissione nella propria intimità.

«Apra il portabagagli.»

Ecco, è come se mi avesse detto si tolga le mutande, se l’abitacolo è un immondezzaio  il portabagagli è la discarica di Chiaiano, sia chiaro che sto utilizzando una metafora, io mi lavo spesso. 
Non saprei come descrivere la faccia che fece il carabiniere alla vista dello scatolone che occupava metà del portabagagli, un misto tra soddisfazione per aver trovato qualcosa di compromettente, ed orrore nel dover constatare di persona che si trattava invece di altra spazzatura solida. Dopo aver rovistato con fastidio il suo contenuto, che mi risparmio di elencarvi, chiuse di scatto il portabagagli intimandomi di andarmene.

«Maresciallo è pulito,  per me può andare.»

Si proprio così, disse è pulito, dovetti trattenere una risata, almeno prima di rimettermi in marcia. Il maresciallo mi restituì i documenti, salutai educatamente, con gesti eclatanti indossai la cintura di sicurezza, misi la freccia, e partì.
Liberai una risata fragorosa, già stavo pensando a quando avrei raccontato ai miei amici di quella volta che perquisirono la mia pattumiera, se non fosse tardi andrei a trovare qualcuno di loro, per altro ero già vicino casa, per altro quello d’avanti a me era un altro posto di blocco, stavolta di polizia stradale, stavolta alzarono di nuovo la paletta.

«Buonasera  favorisca patente e libretto.»
«Buonasera agente, ecco non li ho neanche messi al loro posto, mi hanno appena fermato i suoi colleghi, i carabinieri, appena cinque minuti fa.»
«Colleghi? I carabinieri? Non vede che  noi siamo della polizia? Scenda dalla macchina dobbiamo perquisire il veicolo.»

Pazienza e rassegnazione, in fondo il racconto che avrei fatto ai miei amici si stava arricchendo di particolari, incrociai le braccia aspettando che il rito si consumasse in una sorta di deja vù alquanto noioso.

«Apra il portabagagli» 
«E’ già aperto agente, come le dicevo hanno già perquisito anche quello.»

Il maresciallo stava accanto a me mentre il poliziotto apriva il portabagagli, io già immaginavo la sua faccia alla vista dello scatolone, ma fui sorpreso quando visti gli occhi del poliziotto sgranarsi, accompagnato da una smorfia facciale che secondo me era spropositata, esageratamente spropositata.

«Maresciallo  lo arresti immediatamente.»

Il maresciallo gettò i miei documenti a terra, in uno scatto si avventò su di me, mi afferrò il braccio, mi stese sul cofano della mia macchina, e mi ammanettò. Io non avevo idea di cosa stesse succedendo, il mio cervello riuscì solo a formulare un «ma che cazzo», reiterandolo all'infinito, infinito ma breve momento in cui fui arrestato, portato in caserma, e rinchiuso in una cella.
Due ore più tardi il maresciallo che mi aveva arrestato aprì la porta della cella, e molto cordialmente mi invitò ad uscirne.

«Ci scusi davvero, siamo mortificati c’è stato un errore.»
«Un errore? Quale errore? Perché mi avete arrestato?»
«Aveva ragione, l’avevano già fermata dei carabinieri prima di noi.»
«Cosa? Non ci sto capendo una mazza.»
«La mitraglietta che stava nel suo portabagagli, era del carabiniere che l’aveva perquisito prima.»


Liberamente ispirato ad una storia vera.

34 commenti:

  1. certo, se è ispirata, la storia, ad un fatto realmente accaduto... c'è da aggiungere rifiuti organici a quelli più solidi presenti nell'auto. Comunque non sei il solo. Nella mia auto ci sarà pure l'acaro della scabbia fra le trame dei tessuti dei sedili, dai tempi immemori del'ultima aspirazione con un aspirapolvere. Ed è vero, il portabagagli è lo scantinato dove buttare ciò che ancora non si vuole smaltire. Impressionante.
    Come impressionate fu una notte di un sabato di estate quando, guidando la mia ex alfa 33, mi fermarono in 50 km di percorso fra padova e la bassa padovana ben 3 pattuglie di carabinieri, solo carabinieri. Secondo me li insospettiva l'auto, e il tizio che la guidava molto reclinato sul sedile, e con l'avambraccio sinistro penzolante fuori dall'auto: troppo guappo.

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    1. Credo non comunichino tanto tra loro le forze dell'ordine, e i malviventi quelli veri questo lo sanno.

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  2. L'aveva pur detto che i carabinieri non sono loro colleghi... :)

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  3. Cazzo cazzo !!!! Allucinante..senza parole....
    Uno dei miei peggiori incubi..essere arrestata..privata della mia libertà e non saperne il motivo..ho vissuto assai da vicino un caso di errore giudiziario eclatante...ed è terribile. La persona in questione è stata privata per 6 mesi della propria libertà con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Questo povero cristo era totalmente estraneo a tutto ! Pensa che ha anche ricevuto dallo stato un risarcimento danni ( per altro assolutamente irrisorio )..Da allora mi sono convinta che potrebbe accadere anche a me..o a chiunque..

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    1. Caspita 6 mesi sono 6 mesi, una notte passa, ma sei mesi sono un trauma.

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  4. Se ne posson raccontare tante di storie con argomento "posto di blocco", ma di certo come questa no...

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  5. ahahah oddio erano proprio carabinieri quelli prima XD ma come fai a scordarti la mitragliatrice?! mica è un portafogli!

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  6. carino. perchè stavolta finisce bene. a volte, senza andare troppo lontano, le cose iniziano quasi allo stesso modo: Barcellona 4 febbraio 2006, il famigerato caso 4F. Barcellona, oggi: meno di dieci giorni fa Rodri ha concluso la sua sentenza di 7 anni: è entrato con 21 anni, esce con 27. Il 26 aprile 2011 Patri ha cambiato la sua, di sentenza, e si è lanciata dalla finestra. altre 7 persone sono passate per lo stesso incubo, più tutte le loro famiglie, di sangue e non. indagate, e scoprirete un finale diverso per una storia, in fondo, quasi identica. liberi tutti, buona lettura: http://www.desmontaje4f.org/

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    1. Non conoscevo questi fatti, leggerò più attentamente il sito che mi hai segnalato.

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  7. Ahahaha la storia è fantastica da raccontare, forse un po' meno da vivere, però guarda il lato positivo, sicuramente un buon aneddoto :)

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    1. Benvenuta :)
      Sui posti di blocco potrei raccontare parecchi aneddoti, tutti finiti bene per fortuna.

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  8. Vai SazioZero, paginetta di esperienze "posti di blocco"? Sono sicuro che salterebbero fuori tante storielline simpatiche...

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    1. Eh già ne abbiamo da raccontare, soprattutto con il tuo essere diplomatico.

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  9. Stepitoso, e poi è una vergogna, non posso più bere un goccio che ...

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  10. Oh my God, è per questo che i polizziotti si sono stizziti quando sono stati definiti "colleghi" dei carabinieri.....

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  11. Pensa, la stessa identica cosa è successa ad un mio amico qui a Cagliari. L'unico particolare che la differenzia dalla tua è che lui, nella macchina, aveva una sacca di armi con le quali gioca a soft air. Quindi puoi immaginare la faccia della Finanza al secondo posto di blocco, quando tra tutte quelle armi "giocattolo" hanno trovato anche un mitra dei carabinieri.

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    1. Dovrebbero attaccarla chirurgicamente al corpo sta mitraglietta.

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  12. devo ammettere che è una storia molto bella.

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  13. ci riderei di gusto se non fosse tristemente verosimile.

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    1. Quando le cose finiscono bene ci si ride su nel ricordarle.

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  14. Stupenda!!!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  15. Grazie anche per il commento di oggi :D

    CIAO!!!

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  16. Ma che racconto gradevole, per chi lo legge , molto meno per chi lo subisce!!!
    Mi è capitato una cosa simile una volta , ma la mia curiosità sta nel chiederti fin dove arriva il liberamente tratto?

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  17. @nella la trama è assolutamente reale, il fatto non è successo direttamente a me, l'ho raccontato in prima persona quindi ho aggiunto il fatto della macchina usata come pattumiera. Il resto è reale.

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  18. Favoloso e se la persona in causa non fosse stata fermata dalla polizia avrebbe ereditato di una bella mitraglietta, forse da usare al prossimo blocco stradale. Inoltre penso che il carabiniere in questione abbia preso almeno 10 giorni di prigione per abbandono dell'arma. Buon proseguimento del nuovo anno.

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  19. Certo che già dire ad un poliziotto che è collega di un carabiniere, si rischia :-D Gran bella storia, certo che se è pure ispirata ad una storia vera..

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